ALIENS
DROP SHIP AND APC BY AOSHIMA
Tutti o quasi avrete visto almeno una volta uno
dei quattro film dedicati alla saga ALIEN, quello che
in questo articolo andrò ad analizzare sono i modelli
prodotti da AOSHIMA della navetta e del mezzo blindato
visti nel secondo film, ALIENS, diretto dal famoso regista
JAMES CAMERON. Farò anche qualche riferimento ai
dati tecnici “reali” dei due mezzi, queste
informazioni sono state prese dal bellissimo sito www.Alien.it….un
particolare ringraziamento a loro!!! Allacciate le cinture,
distacco da U.S.S. SULACO immediato….3…2…1…via!!!!!!
DROP SHIP
Il nome corretto di questo mezzo dato in dotazione
ai MARINES COLONIALI è UD-4L CHEYENNE, DROP SHIP
sicuramente deriverà dal fatto che questa navetta
è impiegata per lo sbarco di truppe, letteralmente
to drop significa lasciar cadere e molto probabilmente
questo significato è da interpretare, visto che
nel film la navetta si stacca dall’astronave principale
e “cade/sbarca” sul pianeta incriminato. Una
volta estratto il modello dalla scatola ho esclamato “m……
quanto pesa!!!” Ragazzi, un chilo e poco più
di metallo!!! Oltre alla DROP SHIP nella confezione troviamo,
tre carrelli aperti, due sono anteriori e uno più
grande posteriore. Si montano nelle apposite sedi, questo
se si vuole tenere la navetta esposta in fase di atterraggio.
Se invece la si vuol esporre in versione volo, AOSHIMA
ha fornito anche i soli pannelli che vanno semplicemente
a chiudere i vani di fuoriuscita, in questo modo avremo
la nostra DROP SHIP in versione volo spaziale. I carrelli
di atterraggio sono quasi completamente in metallo, solo
la parte che appoggia a terra è in plastica e l’aggancio
al resto della struttura avviene ad incastro. Una volta
montati state tranquilli, reggono perfettamente il peso
di tutto il modello, sarebbe stato impensabile farli totalmente
in plastica. Sono ben in vista i braccetti ed i pistoni
interni dei carrelli, sapientemente colorati di grigio
metallico, mentre il resto della struttura è verde
militare. Qualche misura, i due anteriori sono lunghi
4,5cm, quello posteriore è invece 7,5cm. Esposta
con questi accessori la navetta si stacca dal piano di
appoggio di ben 4,5cm. Sono presenti anche l’antenna
e la piccola mitraglietta che vanno collocate nel muso
della nave. Come ho scritto qualche riga sopra, il modello
è molto pesante ed è costruito quasi completamente
in metallo, la plastica è stata usata in alcune
parti, ecco dove: nelle ali di coda, nei copri turbine
posteriori, nei motori verticali, negli alloggiamenti
missili e bombe, nei deflettori delle prese d’aria
anteriori, nella copertura della cabina piloti e nelle
sottostanti antenna e mitraglietta. Sembrano molte queste
parti, ma non fatevi ingannare, il grosso della nave è
tutto metallo pesante. La DROP SHIP è lunga ben
33cm ed è verniciata in verde militare, stesura
del colore pressoché perfetta, anche sulle parti
plastiche. Ci sono anche alcune decals sul corpo del modello,
strisce bianche-grigie-rosse sono poste sulle ali di coda,
sui motori posteriori e nelle parti anteriori della nave,
sono semplici rifiniture di contrasto. Sui vani degli
armamenti troviamo invece le scritte di pericolo e di
avvertimento, mentre sulle fiancate è posto il
numero di riferimento assegnato, io ho il modello 02,
praticamente la seconda navetta pilotata per la fuga dall’androide
BISHOP. Sopra il tetto della cabina di pilotaggio troviamo
un simbolo ottagonale di colore nero/giallo e ai lati
della stessa sono posti due simboli identici di colore
azzurro, dovrebbero essere un riferimento alla squadra
dei MARINES. I vani con gli armamenti sono quattro, due
anteriori e due più grandi centrali. Tutte queste
parti si possono aprire in modo molto semplice, l’unica
attenzione è per quelli posti nelle ali centrali,
non si possono aprire contemporaneamente, bisogna aprirne
una alla volta perché le ali, una volta chiuse,
vanno a sormontarsi. Quindi guardando il modello davanti,
prima si alzerà l’ala di sinistra (aperta
sarà la destra) e poi quella di destra (aperta
sarà la sinistra). In apertura le ali raggiungono
la misura di 20,5 cm. Da notare che sono riprodotti tutti
i missili contenuti nei vani armamenti, quindi potete
tranquillamente ammirarli e vi assicuro che sono realizzati
in modo assai fedele!!! Peccato non si possano lanciare
^___^ ovviamente stavo scherzando. Si può anche
guardare l’interno della cabina di comando, sono
riprodotte le due postazioni riservate al personale. La
disposizione è come quella che si trova sugli elicotteri
da combattimento, il pilota davanti si occupa degli armamenti,
quello nel retro cura la navigazione. La nostra DROP SHIP
può ospitare al suo interno il mezzo blindato APC,
proprio come nel film!!! Ovviamente il piccolo mezzo è
venduto separatamente, ma di lui ci occuperemo più
avanti. L’apertura del pannello di carico ventrale
è posto sotto alla navetta e il sistema di apertura
è a scatto, basterà far ruotare uno dei
due propulsori verticali (quelli vicino al numero del
modello) per far si che il vano si apra. Per richiuderlo
basterà semplicemente spingerlo verso l’alto.
La rampa di carico è in plastica ed è sorretta
da quattro sostegni, questo per sopportare il peso dell’APC
che è interamente in metallo. Ovviamente con il
mezzo blindato all’interno il peso di tutto il modello
aumenta notevolmente, tutto troppo bello!!! Solo un piccolo
appunto sulla rampa di carico, eseguite la chiusura del
portello molto delicatamente, soprattutto con l’APC
a carico, i sostegni sono un tantino sottili e sono in
plastica, quindi una eccessiva forzatura potrebbe farli
cedere. Ultima nota descrittiva, sono presenti anche i
due faretti per l’illuminazione durante il volo
e sono posti ai lati della cabina di comando. Tutta la
struttura della DROP SHIP appare molto solida e compatta
ed essendo molto grande, la scala è 1/72, si possono
osservare bene i particolari del modello come le numerose
pannellature presenti. L’assemblaggio è veramente
fatto a regola d’arte e ancora una volta di più
faccio un grandissimo applauso ad AOSHIMA che ha dimostrato
di essere, almeno nel settore astronavi, nettamente superiore
alla concorrenza!!!
SCHEDA TECNICA E ARMAMENTI DROP SHIP
Classe: navetta da assalto e sbarco - Lunghezza:
25.18 mt. - Altezza: 6.05 mt. - Apertura alare max.: 12.59
mt. - Peso a vuoto: 18.6 ton. - Peso a pieno carico: 34.6
ton. - Equipaggio: 2 (pilota e addetto alle armi) - Motori:
2 turbine TF900 e 2 reattori TF-220/A 14 - Armamento:
1 cannoncino Gatling da 25 mm. a canne rotanti (900 colpi);
32 150mm. Mk. 16 Banshee 70; 12 70mm. Mk. 10 Zeus; 8 120mm.
Mk. 88 SGW; 7 missili aria-terra AGM-220 C Hellhounds;
3 missili aria-aria AGM-204A TSAM; 3 missili aria-aria
AIM 90-E Headlock . Le UD-4L possiedono un sistema di
telecontrollo che permette ad un operatore, tramite una
centralina portatile, di pilotarla a distanza.
APC
M577 APC – ARMORED PERSONNEL CARRIER, questo
è l’esatto nome del mezzo blindato usato
sul pianeta LV-426 ACHERON, la squadra dei MARINES COLONIALI,
insieme al TENENTE RIPLEY, se ne servirà per raggiungere
l’ingresso della colonia infestata dai mostruosi
ALIENS. Il modello AOSHIMA è la perfetta riproduzione
della controparte cinematografica, perfettamente gommato
e corazzato. Come ho già scritto, il nostro APC
è interamente costruito in metallo, escluse ovviamente
le due torrette e le ruote. Il mezzo blindato è
lungo 11,5cm e largo 4,5cm ed ha un peso di circa 200
grammi, il colore è identico a quello della DROP
SHIP cioè verde militare, ed è dotato di
due torrette armate. Una è posta accanto alla cabina
di guida, esattamente alla destra, l’altra invece
è posta nel retro dell’APC, quest’ultima
si muove su due binari che le permettono di scendere nel
retro del blindato. Viene messa in questa posizione quando
l’APC viene caricato all’interno della navetta
da sbarco. Occhio però a girare i cannoni su di
un lato, altrimenti andranno a sfregare contro il pancione
della DROP SHIP. Entrambi le torrette godono di movimento
rotatorio. Tutto l’M577 è rifinito molto
bene e anche qui si possono notare molti particolari in
rilievo, come ganci, borchie, scudi protettivi e portelloni,
sono presenti anche i due piccoli faretti e guardando
attraverso il vetro della cabina, si può intravedere
l’interno. Le uniche decals presenti sono sull’anteriore
del mezzo e sono poste esattamente sopra ai due fari.
Come dice il famoso proverbio, nella botte piccola c’è
il vino buono e mai queste parole furono più azzeccate
per definire questo piccolo capolavoro modellistico, quasi
è un peccato nasconderlo nella pancia della DROP
SHIP…..ma si dai, compratene due, cosi uno lo terrete
al sicuro e l’altro lo potrete esporre!!! Sono il
solito esagerato ^___^
SCHEDA TECNICA E ARMAMENTI APC
Classe: mezzo da assalto e trasporto truppe -
Equipaggio: 2 piloti più 12 Marines Coloniali -
Lunghezza: 8.58 mt., 9.22 mt. con la torretta abbassata
- Altezza: 2.81 mt., 2,17 mt. con la torretta abbassata
- Larghezza: 3.38 mt. - Peso a vuoto: 14.5 ton. - Velocità
massima: 150 km/h. - Accelerazione: da 0 a 42 km/h. in
6 secondi - Motore: turbine a gas Arco Continental R-370
da 256 KW - Corazzatura : rivestimento esterno in lega
alluminica da 2mm. sopra uno strato da 4mm. di lega carbonica
e uno da 3mm. in Venar; cabina interna rivestita in materiale
antiurto - Armamento: torretta retraibile superiore con
cannoncino a canne gemelle, torretta frontale con mitragliatore
a canne gemelle.
VERSIONI E PREZZI
Sono presenti attualmente sul mercato tre versioni,
DROP SHIP 01, DROP SHIP 02 LIMITED EDITION e DROP SHIP
BLACK VERSION 500 PCS EXCLUSIVE 03. Come al solito AOSHIMA
è maestra nel proporre varianti dei suoi modelli,
ed ecco che nel corrente mese, Dicembre 2005, dovrebbe,
ripeto dovrebbe, uscire una nuova versione chiamata SCREEN
COLOR con relativo APC. Ovviamente anche per le altre
versioni citate sono disponibili i mezzi blindati. Le
differenze tra le varie navi sono: la 02 non ha le miniature
dei piloti dentro la cabina di comando, mentre nella 01,
nella BLACK EXCLUSIVE 03 e nella SCREEN COLOR che dovrà
uscire si. C’è un motivo ben preciso per
questa scelta, nel film la prima navetta è regolarmente
comandata dai due piloti FERRO e SPUNKMEYER, ma durante
l’azione di recupero della squadra, si schianteranno
al suolo perdendo la vita. A quel punto l’androide
BISHOP comanderà a distanza, quindi la cabina è
vuota, la seconda UD-L4, la 02, che verrà usata
per la fuga finale. Bella mossa commerciale vero?! Cambia
anche lo stemma sulla cabina di pilotaggio, sulla 01 è
rosso mentre sulla 02 è azzurro. Quasi dimenticavo,
la 01, chiamata STANDARD EDITION, ha la verniciatura invecchiata,
ho trovato foto in rete che fanno vedere questo particolare.
Nella scatola della 02, quella in mio possesso, è
inserita la miniatura dell’ ALIEN QUEEN, cosa che
ovviamente non è presente in quella della 01. Stesso
discorso per l’APC di questa versione, anche qui
troveremo un piccolo ALIEN guerriero. Per il mezzo blindato
che accompagna la 01 troviamo invece due MARINES COLONIALI,
per gli altri due mezzi in versione LIMITED non sono a
conoscenza del contenuto extra. Un rapido sguardo alle
miniature, su questo fronte sono deluso, mi aspettavo
del metallo tipo le due figure incluse nell’ARCADIA
BLACK, invece mi sono trovato gli ALIENS di plastica.
Unica consolazione è che la Regina presente nella
DROP SHIP è posabile. Nulla da dire sulla realizzazione
che pure essendo piccola è fatta molto bene…..sono
brutti proprio come nel film!!! Veniamo ora ai prezzi,
indicherò prima quello in Yen e poi quello al cambio
con l’euro. Ovviamente dovrete aggiungere le spese
di spedizione, vi dico subito che la scatola che contiene
la DROP SHIP è molto grande e pesante, misura 48x21x16
cm e pesa 1480 grammi!!! La versione 01 e 02 hanno lo
stesso prezzo, 12800 yen – 90,66 euro, la BLACK
EXCLUSIVE 03 costa 16295 yen – 115,42 euro, mentre
la nuova versione SCREEN COLOR è data allo stesso
prezzo delle prime due, cioè 12800 yen. Ovviamente
più bassi sono i prezzi per i vari APC, costano
tutti 3800 yen – 27,00 euro, quindi non è
una gran spesa aggiungere il blindatino alla DROP SHIP
e la scatola è poco ingombrante, misura 17x8x7,5
cm. Decidendo di comprare direttamente dal Giappone o
da Hong Kong, io consiglio caldamente di usare la spedizione
EMS. E’ la più cara, ma è anche la
più sicura perché provvista di numero per
il monitoraggio. Ovviamente in Italia il prezzo sale,
io consiglio di pagarla al massimo 150 euro…..buona
fortuna.
CONCLUDENDO…..
Non
mi dilungherò ancora molto, solo un’ultima
cosa vorrei dire, questi mezzi spaziali sono da POSSEDERE
ASSOLUTAMENTE, troppo belli per essere lasciati sugli
scaffali dei negozianti, pur avendo un’estetica
semplice e abbastanza lineare, danno una soddisfazione
immensa quando li si osserva!!! Pensateci bene amici di
Japanrobot…..Babbo Natale sta per arrivare, scegliete
la versione che più vi piace e correte a scrivere
la vostra letterina…..chissà, magari i vostri
desideri verranno esauditi ^___^ Un saluto dal vostro PaoloMK2……hanno
suonato alla porta…un pacco per me?...è arrivata
la B………..
(le
foto sono state realizzate dall'autore dell'articolo).