Takara TOMY Rodimus Convoy MP-09 by Ly76

Cari ragazzi, eccomi qui per questo mio primo tentativo di recensione.
Ho il compito di sviscerare, analizzare e commentare, nella maniera più obiettiva possibile, il CYBERTRON PROTECTOR – RODIMUS CONVOY meglio conosciuto come il nome MP-09 della TAKARA TOMY.Come ogni buona recensione che si rispetti parto dall’inizio….ma non dal c’era una volta… ma bensì dalla scatola, dal suo peso di 1420 grammi e dalle sue dimensioni di 36,5x36,5x16 cm, non male direi!L’impatto visivo è buono e lascia ben sperare per il suo contenuto.Soffermiamoci, dedicando ancora qualche riga, sulla scatola che risulta essere in linea col classico stile TAKARA TOMY, con il suo frontale a sfondo nero, le immagini del robot e della sua versione “CARAVAN”, il logo TRANSFORMERS MASTERPIECE in alto a sinistra e un altro fiammeggiante in stile “GHOSTRAIDER “a ricordare l’anniversario del 2010.Forti le scritte a rilievo grigio metallizzate ai lati della confezione è invece molto esplicativo il retro con un vero book fotografico. Dando un rapido sguardo, che dire: il ragazzo risulta essere molto fotogenico… un po’ meno purtroppo lo è dal vivo, ma di questo ne parleremo dopo.
Continuando e completando il commento del posteriore abbiamo sul lato sinistro il nostro soggetto con la sua trasformazione in “HOT RODIMUS MACHINE” e a destra invece la versione “RODIMUS CONVOY”. Ebbene si TAKARA TOMY ha reso possibile ottenere entrambe le configurazioni che il nostro protagonista assume nell’anime passando da subalterno a leader indiscusso se così possiamo dire degli AUTOBOT.
Completano il retro del box le immagine della dotazione degli accessori e delle diverse funzionalità delle armi e dei mezzi.

LA SCATOLA

Aprendola si ha una spiacevole sensazione o meglio ho avuto una spiacevole sensazione perché il colore, quel suo colore rossiccio così tanto caratteristico quanto accattivante, visto nell’anime e nelle innumerevoli foto, nel mio modello si è “TRASFORMATO” in un fucsia pallido, che se sul robot può passare inosservato sul caravan si nota molto e sembra quasi di vedere il “camper di barbie!”Passata l’amarezza del colore e smaltito il deludente impatto, passiamo ad aprire il blister, come al solito TAKARA rinuncia al polistirolo per far posto alla più economica plastica, le uniche armi in dotazione sono: i due fucili di HOTRODIMUS dotati di innesto a molla che, inseriti uno dentro l’altro, consentono di ottenere l’arma di RODIMUS CONVOY; molto ben realizzati e ben congeniato, sono presenti anche un disco rotante utilizzato per segare ed un altro a forma di saldatrice. Un piccolo vero gioiellino è la matrice da incastonare nel suo petto.

IL ROBOT

Una volta estratto, il modello non dà una sensazione di appagamento come fu per il COMMENDER, massiccio e pesante, purtroppo il peso risulta 302 gr per una altezza di circa 23cm nella sua versione HOT RODIMUS e di 24,5 cm nella versione RODIMUS PRIME e la percentuale di metallo, voglio esagerare, sarà diciamo del 2% ovvero i due piedi (e sono stato molto generoso nella stima).Per fortuna i piedi, ripeto “le uniche parti in metallo”, danno un buona stabilità al modello, appesantendolo quel poco che basta per non farlo cadere ad ogni minimo tocco ed hanno anche una discreta mobilità in modo far appoggiare bene i piedi a terra anche nelle pose più estreme ( un punto a favore).C’è da dire che il modello risulta, a differenza di altre riproduzioni, identico alla sua controparte animata ed il fatto che si riescono ad ottenere entrambe le configurazioni HOT RODIMUS/RODIMUS PRIME è stata da me molto apprezzata (eccellente verosimiglianza). Il modello, dopo averlo testato a dovere, risulta essere molto snodabile e posabile questo anche grazie alla sua particolare trasformazione che è tutta un “TWIST & AROUND “ ovvero complicata all’inverosimile. Le gambe presentano ben tre punti di snodo che permettono una rotazione completa all’altezza della coscia subito dopo l’anca, all’altezza della gamba subito il ginocchio ed una oscillazione del piede non molto ampia ma funzionale. Bellissime invece sono: l’articolazione del ginocchio che permette di piegare le gamba fino al suo completo ribaltamento sulla coscia e le ruote a scomparsa che non solo riproducono fedelmente la trasformazione ma evitano quell’antiestetica presenza che caratterizza ad esempio il già citato COMMANDER.Un po’ meno bello da vedersi è il tronco o meglio la parte retro che risulta essere composto esclusivamente dalle parti dell’auto che non subisco la trasformazione e che vanno a completare la carrozzeria superiore.Qui secondo me vi è un altro difetto di progettazione: la parte della carrozzeria comprendente l’alettone che dovrebbe unirsi alla parte anteriore del busto, una volta inserito all’interno il cofano posteriore, ha un attacco a dir poco osceno che non permette un saldo aggancio delle parti che rischiano di separarsi puntualmente ad ogni tentativo di movimento (una bella seccatura!).Bella invece la parte frontale con uno stratagemma a rotazione del cofano e rimpicciolimento che permette di avere una linea molto simile alla controparte animata, che permette di nascondere il motore e di poter inserire la matrice come se fosse realmente posizionata nel suo cofano (anche qui TAKARA si merita un bel più in pagella). Un piccolo plauso lo merita anche la testa che, non solo nasconde degli occhialini che a ribalta si possono far scivolare sugli occhi, ma permette anche di conservare la faccia che a seconda dei casi non viene utilizzata per le due configurazioni robotiche, evitando il semplice attacca e stacca alla Daitarn 3.Pollice verso per la scelta dello sculpt delle mani, a dir poco orrende quanto inutili ""sopratutto per l'impugnatura delle armi le quali si devono inserire in una “fessurina” non proprio della giusta misura, pena la perdita continua delle stesse soprattutto quando si cerca di inserire il fucile congiunto."" Inoltre le mani, se non ripiegate correttamente, rendono difficile se non impossibile la trasformazione. Un paio aggiuntivo da utilizzare per l’impugnatura delle armi sarebbe stato gradito.Il modello se da un lato risulta essere molto leggero dall’altro ha una posabilità che pochi MP hanno, degna di un revoltech, che consente di posizionare il modello in pose estreme.

IL CARAVAN

Anche il rimorchio risulta essere “all plastic” e troppo “rosa” tanto da sembrare veramente “chic”; simpatica la trovata del bottone a scatto per l’apertura delle parti laterali e bello anche l’effetto in assetto da combattimento.
La parte inferiore invece nasconde un segreto che vi svelerò più avanti e le ruote girano che è un piacereBasta cianciare e veniamo ora elle diverse trasformazioni partendo da quella più semplice:trasformazione da HOT RODIMUS a RODIMUS PRIME: il grosso di questa trasformazione sta nel giunto delle anche che, estendendolo, fa guadagnare al RODDY quel centimetro di altezza, manco lontanamente paragonabile alle altezze del COMMANDER e del MEGATRON che rimangono decisamente fuori scala.
Le altre parti che permettono il cambiamento sono la leggera estensione dei piedi il riposizionamento delle braccia in posizione alta e divaricata, la riconfigurazione dell’alettone ma la vera chicca di questa trasformazione è il cambio della faccia col sistema a scomparsa di cui spora accennato. Se posso qui esprimere un mio giudizio meglio la versione HOT RODIMUS , la faccia da vecchio e le braccia troppo divaricate non mi hanno esaltato troppo.Trasformazione in HOT RODIMUS MACHINE: croce e delizia di questo modello! Perché se da un lato TAKARA si dimostra di essere leader nelle trasformazioni “real” creando con i suoi “TWIST & AROUND “ qualcosa di ingegneristico veramente pazzesco dall’altro rende difficile la praticità di maneggio e assemblaggio del veicolo. Le rotazioni e gli spostamenti delle parti sono state create con una precisione tale da non poter consentire il minore errore di assetto /allineamento, pena la probabilità di trovarsi un veicolo non perfettamente in trasformato (tre ruote che poggiano su quattro, evidenti e fastidiosi spazi tra le parti, difficoltà di allineare le fiancate o il cofano, ecc ecc…).

Ovviamente questo capita solo se non si effettua la trasformazione correttamente, con molta attenzione e con la dovuta cura degli allineamenti rispettando gli spazi di incastro; meno male che non ci sono parti in metallo o se no si rischierebbe di imprecare ad ogni movimento rischiando di veder saltare via pezzi di vernice a frotte!In compenso anche qui le ruote girano che sono una meraviglia e gli interni dell’abitacolo sono piuttosto carini.
Trasformazione in RODIMUS CONVOY: il vero bluff di questo modello! E per chi come aveva gridato al miracolo pensando: che robot eccezionale! Quante trasformazioni! Quante sorprese! Chissà cosa si saranno inventati per ottenere il cambio del muso del veicolo? Ed altre fantasie simili! Ebbene rimarrà deluso! Non c’è nessuna trasformazione particolare, TAKARA ha escogitato un bel “trucchetto”! L’avantreno del caravan con tutto l’abitacolo è ben nascosto sul fondo del rimorchio stesso basta semplicemente tirarlo fuori, invertire la posizione del cofano posteriore della HOT RODIMUS MACHINE continuare con i soliti “TWIST & AROUND “ ed infilarlo a marcia indietro nel trailer.
Pensate che questa adesso sia una operazione semplice? …Noo! Anche qui TAKARA si è voluta superare sfidando il millimetro, quindi se sul robot l’assenza di metallo aiuta ad evitare spiacevoli sorprese, qui invece se non si fa molta attenzione si rischia sul serio di veder graffiare e rovinare l’alettone posteriore.Io comunque ho provato e devo dire che non ho riscontrato grosse difficoltà ma è sempre un’operazione da fare con molta cautela.
L’impatto e l’effetto non sono esaltanti o meglio lo sarebbero pure ma quel colore improponibile rende il tutto troppo HOT WHEELS facendo perdere il soggetto in stile ed aggressività.

CONCLUSIONI

Concludendo posso affermare che l’MP 09 è il vero RODIMUS fino ad ora in circolazione, sia nelle sue linee che nelle sue forme ma non nel colore purtroppo, inoltre la mancanza di parti in metallo lo rende troppo giocattoloso ma la difficoltà della trasformazione lo rende di difficile giocabilità (ebbene si è un paradosso!). È un modello che per quanto costa non consiglio l’acquisto e sinceramente non ne si sente la mancanza se non lo si ha in collezione.Dalla sua ha la particolarità e la genialità della progettazione, che però è anche il suo difetto peggiore, un alta posabilità ed una buon dettaglio dei particolari ma questo non basta a far gridare al “miracolo”o al “si lo voglio!” Troppi i difetti che danno sui nervi (colore, mani, poco metallo pochi acessori), ad una buona offerte è un robot al quale gli si può dare una chance ma lascia troppo l’amaro in bocca e risulta un po’ banale per rientrare nei desideri proibiti di un collezionista (patiti dei TRANFORMERS a parte). La sua fotogenia e la varietà delle trasformazioni mi hanno fatto propendere per l’acquisto ma col senno di poi non lo rifarei e chissà che un domani non lo rivenda. Non me ne voglia RODDY ma Il capo indiscusso degli AUTOBOT è e rimarrà sempre il grande COMMANDER!

VOTO COMPLESSIVO: 7
Un saluto LY

Ly76

(le foto sono state realizzate da Garion-OH)