Dopo anni di attesa, dopo anni di speranze, finalmente Aoshima ci regala la mitica prima Arcadia di Capitan Harlock, signori e signori la meravigliosa Death Shadow!!!
Salve a tutti amici di Japanrobot, la mia introduzione nel presentare questo modello non poteva essere diversa, l’attesa è stata tanta, forse troppa, ma alla fine Aoshima ha prodotto il modello della prima Arcadia vista in Italia. Entriamo ora nel vivo della nostra recensione.
La scatola riporta due belle immagini del modello ripreso da angolazioni diverse, le dimensioni sono più o meno uguali a quelle dell’Arcadia precedente. Aprendo la confezione troviamo la Death Shadow bloccata da vari fermi in polistirolo che ne garantiscono l’immobilità durante il trasporto, lo stand espositivo e i sacchettini con all’interno le ancore, due cupolini, due caccia e la lama da applicare in punta dell’astronave.
Come tradizione Aoshima il modello è quasi totalmente in metallo, il suo peso è di 780 grammi per 33 centimetri di lunghezza. Ha un’apertura alare di 17 centimetri nella parte posteriore, mentre le prese d’aria in prua hanno una sporgenza complessiva di 8 centimetri. Qualche altro dato, altezza della torre di comando 4,5 cm – altezza pennone porta bandiera 5 cm , lunghezza batteria cannoni (2 in dotazione) 4 cm – altezza antenne di prua 3 cm.
L’astronave è molto ben costruita, si ha una bella sensazione di solidità nel maneggiarla, gli unici punti critici sono le due antenne di prua, sono molto sottili e si potrebbe incorrere in una facile rottura, quindi è consigliabile toccare con cura questa parte del modellino. Molto belli i fregi dorati che adornano l’Arcadia, soprattutto quelli nella parte avanzata della nave, appena prima dei cannoni. Sopra il teschio simbolo dei pirati, ne troviamo due anche sui lati centrali della Death Shadow oltre a quello che campeggia sulla Bandiera. Le torrette dei cannoni ruotano e si alzano come per la precedente realizzazione, mentre la forma della torre di comando è molto più semplice e priva dei radar laterali. Leggermente diversa la Cabina del Capitano a poppa, niente bandiera nella parte superiore, tre i lampioncini di contorno e solo due finestre laterali in sporgenza. Nella parte sottostante della nave troviamo lo sportello per la fuoriuscita dei caccia, qui sistemato nella parte centrale e molto più grande rispetto al precedente, l’alloggiamento per le batterie che permettono l’illuminazione di alcune parti interne e nella parte posteriore il tasto per l’accensione. Le parti che s’illuminano sono quattro, la parte superiore della torre di comando, il cupolino posteriore insieme alla cabina di Harlock e naturalmente i motori, questi molto più grandi rispetto all’Arcadia precedente.
Molto belle le varie pannellature presenti sul modello, danno un bel senso di “stacco” tra le varie sezioni della Death Shadow rendendola più aggressiva e meno “piatta” rispetto al precedente modello che ovviamente ha un design diverso.
Per completezza recensiva indicherò le parti in plastica presenti sulla nave, sono veramente poche, la torre di comando, le varie antenne e pennoni e le due batterie di cannoni, tutto il resto è di metallo pesante assemblato perfettamente in modo da non far notare le parti in giunzione.
La nostra bella Death Shadow può essere alloggiata sull’apposito display stand presente nella confezione, la superficie riproduce dei crateri lunari e la scritta “Arcadia” è posta nella parte frontale e non più laterale come nello stand precedente. Anche le dimensioni variano, abbiamo una lunghezza di 22 centimetri ed una larghezza, nella parte più ampia, di 8 centimetri. Il posizionamento dell’astronave è sempre dal basso verso l’alto, l’altezza massima da terra alla punta del modello è di 11 centimetri. La colorazione dello stand espositivo è verde chiaro con sfumature più scure poste sui crateri, la scritta è di color argento e risalta moltissimo rispetto a quella che si perdeva nella soluzione monocromatica della versione precedente. Ultima nota descrittiva per le piccole piattaforme da esposizione dei due caccia, in questa versione le troviamo nella parte avanzata dello stand, scelta molto apprezzata perché vengono a trovarsi nella parte più alta sottostante all’Arcadia, ottenendo meno impedimento nella fase di sistemazione dei due piccoli caccia.
Uno sguardo ora ai pochi accessori presenti nella confezione, abbiamo i sopraccitati caccia, due ancore, due cupolini, uno trasparente ed uno blu, e per finire la lama da applicare alla punta della Death Shadow . Piccola nota di demerito alla realizzazione di questo accessorio, nella serie animata è l’arma definitiva per la distruzione del nemico, secondo me Aoshima l’ha realizzata troppo piccola e non in proporzione all’Arcadia, personalmente l’avrei preferita un pochino più grande….il massimo sarebbe stato la fuoriuscita della lama dalla parte sottostante dell’astronave, proprio come nella serie televisiva!!!
Ovviamente le versioni disponibili sono diverse, quattro per l’esattezza, TV Anime Version con i colori classici del cartone animato, Original Color Version – colorazione verde invecchiata come nel fumetto, Anime Export Version – colorazione classica ma invecchiata e per finire la Black Version – totalmente nera e con un extra item all’interno, il caccia di Harlock lungo ben 8 centimetri con tanto di piedistallo per l’esposizione!!! Le tre Edizioni Aoshima, Tv, Original e Black sono colorate molto bene, stupenda la versione verde invecchiata, mentre qualche imprecisione si è riscontrata sulla Anime Export, cosa che sembra accompagnare purtroppo ogni loro produzione. Diciamo subito che l’acquisto obbligato è quella della versione TV con i colori classici, io ho comprato anche la Original Color Version perché da piccolo avevo il modellino della Polystill proprio in quella colorazione……quanti ricordi………quindi per me acquisto di carattere nostalgico. La Black ha ragione di essere comprata solo se nella collezione è presente la versione nera della precedete Arcadia, mica si potrà lasciarla sola no?! L’edizione Anime Export risulta essere però più fedele ancora della TV Anime, i colori sono stati resi leggermente più scuri dando secondo me quel tocco di veridicità in più rispetto alla versione normale dove le differenze di tonalità tra blu scuro e chiaro sono più evidenti. Se si guarda attentamente la serie animata si nota molto bene che la colorazione dell’Arcadia è praticamente tutta blu scuro, fatta eccezione per la punta della nave che è di color azzurro chiaro. La ditta Anime Export ha poi aggiunto anche una leggera invecchiatura alla colorazione, particolare che purtroppo non si nota molto dato che il colore del modello è già di per se molto scuro.
Cosa dire ancora, per gli appassionati del pirata dello spazio questa Death Shadow rappresenta la ciliegina sulla torta che mancava, personalmente l’ho attesa con trepidazione fin dalla prima foto apparsa in rete. Da sempre l’astronave di Leiji Matsumoto è nei cuori di tutti noi, Aoshima è riuscita a far rivivere il mito di Capitan Harlock con una realizzazione davvero stupenda, impedibile veramente!!! Ogni volta che mi fermo a guardare la mia vetrina mi sembra di ritornare bambino, mi sembra di sentir queste parole………Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel, ha cambiato in astronave il suo velier….nel suo occhio c’è l’azzurro nel suo braccio acciaio c’è, nero il suo mantello mentre il cuore bianco è….Capitan Harlock…….Capitan Harlock………..
PaoloMK2
(le foto sono state realizzate dall'autore dell' articolo).