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STUDIO HALFEYE PERFECT CHANGE
STUDIO HALFEYE
PERFECT CHANGE GETTER ROBOT
RENEWAL VERSION

Si, cari amici di Japanrobot, avete letto bene, recensione dedicata al mitico Perfect Change Getter Robot dello Studio Halfeye!!!!! Non poteva mancare nel sito del mio amico Jap21 un’articolo su questo incredibile modello. Prima di entrare nel vivo della descrizione devo fare una precisazione, la prima versione del Getter Robot Perfect Change uscì nel 1999, dopo cinque anni lo Studio Halfeye decise di rinnovare la sua creatura. Ecco dunque la versione Renewal nel 2004 che sarà appunto messa ai raggi x in questa mia recensione. Scusatemi, ma non ne posso fare a meno…….Change Gettaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cominciamo con una piccola descrizione della scatola, si, anche quella si trasforma!!!!!!!!!! Non ci credete? Be, leggete qui allora ? La confezione è di cartone molto spesso e duro, in tutti i lati troneggia la scritta Perfect Change con la foto dei tre Getter, qualche misura, 34 di lunghezza, 23 di larghezza e 14,5 di altezza. Ci sono due aperture, la prima laterale custodisce un contenitore, sempre in cartone duro, con all’interno tre pacchettini millebolle, all’interno di ognuno c’è una Getter Machine. Poi troviamo il libretto delle istruzioni, da custodire gelosamente, con un cacciavite giallo con tanto di marchio dello Studio Halfeye, tre rivetti metallici e tre sfondi diversi uno dall’altro recanti le scritte in giapponese dei tre Getter, quindi avremo uno sfondo per ogni configurazione. Voi vi starete chiedendo, ma a cosa servono gli sfondi? Ecco la risposta, prima ho scritto che ci sono due aperture, bene, la seconda è posta nella parte superiore della scatola, l’apertura è a strappo e altro non è che la sede dove apporre gli sfondi trovati all’interno. Praticamente una volta sollevata questa copertura, si ribalta la scatola e si ottiene un piccolo teatrino dove appunto cambiando gli sfondi con l’aiuto dei tre rivetti, si possono esporre le varie configurazioni del Getter Robot…carino no?! RESIN CAST MODEL…..questo non è un modellino come tanti altri, il materiale con cui è stato costruito lo discosta nettamente da qualsiasi altra produzione comparsa sul mercato. Si, resin cast model, è composto in resina!!!!! La particolarità di questo Getter Robot è quella di poter effettuare le tre trasformazioni senza dover togliere o aggiungere parti, ecco perché i costruttori hanno preferito l’impiego di un materiale più “morbido” per la costruzione del modello. Io penso che sarebbe stato impossibile farlo in metallo!!!!! I TRE GETTER……Per le trasformazioni delle Getter Machine il libretto delle istruzioni è strumento importantissimo e fondamentale, senza sarebbe impossibile tentare qualsiasi combinazione!!!!! Per ogni trasformazione i passaggi sono fotografici e sono suddivisi per ognuna delle tre navette, mi spiego meglio, per ottenere uno dei tre Getter, il libretto spiega in modo sequenziale le varie fasi di movimento delle parti di ogni singola Getter Machine. Per non confondere le idee in ogni sequenza vengono evidenziate le parti che in quel determinato passaggio devono essere mosse, il tutto è corredato anche da frecce che indicano l’esatta posizione in cui si deve muovere la parte in questione, avanti/indietro o rotazione. Il cacciavite serve ad allentare le vitine che uniscono tutti gli snodi, questo per evitare che ci sia atrito nel movimento fra le varie parti. Una volta terminato il passaggio si procede al serraggio della vite. Ogni Getter ha un numero ben preciso di passaggi, Getter Uno 42 – Getter Due 42 – Getter Tre 35. Vi assicuro che per ottenere le trasformazioni ci vuole molto tempo, io ho impiegato circa due ore per ogni Getter!!!!! Il fatto è che tra la paura di sbagliare, quindi di recare danno al modello, e le foto in bianco e nero che non rendono sempre comprensibilissimo il passaggio, il tempo vola. Il Getter Uno è alto 25 centimetri, è quello senza dubbio più fedele in estetica. Possibilità di movimento ottima grazie ai numerosi snodi a vite disposti praticamente ovunque, stabilità però un pochino precaria, questo per il peso dei cingoli contenuti nella Getter Machine Due che tendono appunto a far sbilanciare il modello all’indietro. Per evitare questo inconveniente bisogna cercare di arretrare, ruotare e divaricare le gambe contemporaneamente. Comunque il robot in configurazione Getter Uno può assumere varie pose, anche in ginocchio volendo, quindi non è difficile trovare una posizione che dia stabilità e sicurezza. Il Getter Due raggiunge l’altezza di 26 centimetri, la fedeltà alla controparte televisiva è più scarsa e quindi meno spettacolare rispetto alla configurazione precedente. Il movimento risulta essere buono, soprattutto quello delle gambe, anche qui però la stabilità non è il massimo della vita perché come per il Getter Uno deve sopportare un peso posteriore. Questo è dovuto alle gambe della versione uno che sono contenute nella navetta tre, questo contribuisce notevolmente anche nell’abbassamento del gradimento estetico. Getter Tre, 14 centimetri di altezza e il meno fedele in assoluto dei tre Getter!!! Il movimento si ha solo nella parte alta, testa con missili, baraccia e mani, mentre la stabilità è ben assicurata dai possenti cingoli che sorreggono senza problemi tutto il modello. Certamente scegliere in che configurazione esporre il Getter non è cosa facile, ma vi assicuro che dopo aver provato le tre varianti, opterete come me per la versione Uno!!! Come ho scritto all’inizio, questa che sto descrivendo è la Renewal Version 2004 ed ora vi starete sicuramente domandando che differenze ci siano con quella uscita nel 1999. I cambiamenti apportati dallo Studio Halfeye non sono molti, ma però di notevole importanza. Nella prima versione le Asce del Getter Uno erano già montate dentro alla confezione, nella Renewal invece sono parte integrante della struttura della Getter Machine Uno. Proprio come nell’anime l’arma sbuca dal corpo del robot, precisamente sono alloggiate nella parte posteriore appena sotto alle spalle. L’Ascia è piegata in due, staccandola dalla sede e piegandola al contrario è pronta per essere posizionata nelle mani del modello…..stupendo!!! New Gimmick, ovvero nuovi movimenti, a differenza della precedente il busto può ruotare e la testa può essere inclinata avanti e indietro. Semplificazione degli agganci tra le tre navette in fase di trasformazione, nell’edizione del 99 l’aggancio delle Getter Machine risultava molto difficoltoso ed anche la tenuta ne risentiva molto. Nella Renewal 2004 queste parti sono state semplificate per la fase di agganciamento e allo stesso tempo rese più salde nel tenere uniti i tre Getter. Cambiamento della trivella del Getter Due, prima era costituita da due parti a scorrimento, ora la trivella si forma nel vero senso della parola, sbuca dalla Getter Machine Due unendosi con una sequenza di tre movimenti. Altra modifica è stata apportata alla testa del Getter Tre, ora i missili sono perfettamente alloggiati accanto ad essa, questo si è ottenuto grazie all’impiego di un diverso snodo posto all’interno della navetta tre. Ultimo cambiamento è stato riservato alla simulazione del Getter Beam, nella precedente versione si doveva applicare un accessorio al modello, ora invece la parte in questione si apre direttamente sul robot grazie a due piccoli sportellini posti all’incirca sotto al petto. TECNICA SOPRAFFINA………..Non ci sono dubbi, questo modello è un capolavoro di tecnica, i progettisti hanno fatto un lavoro veramente incredibile, riuscire a riprodurre le tre combinazioni Getter senza rimuovere o aggiungere parti è una cosa fantastica!!! La testa del Getter Uno è nascosta perfettamente all’interno della navetta Eagle e quando compare le corna rosse salgono realmente. Stupenda la fase di formazione delle braccia, grazie ad un sistema a scorrimento delle parti, il braccio si compone magnificamente con l’uscita finale del pugno!!! Stesso discorso per la tenaglia e la trivella del Getter Due, le parti che le compongono sono alloggiate dentro alla navetta Jaguar e sempre grazie al sistema di scorrimento, appaiono magicamente come nella serie televisiva o almeno la ricordano molto. Le braccia del Getter Tre sono nascoste all’interno delle gambe che formano il Getter Uno, si fanno ruotare le gambe dal ginocchio in giù, sul libretto è perfino indicato quanti scatti devono fare e in quale direzione devono essere girate. Una volta fatta questa operazione le gambe si aprono in due e all’interno di esse ecco apparire le braccia del Getter Tre!!! A questo punto le parti si allungano verso il basso mentre da quelli che sono i piedi della versione Uno sbucano le grosse mani. Cosa dire poi delle gambe del Getter Due, sapientemente ripiegate e nascoste nella navetta Jaguar grazie alla sovrapposizione delle varie parti e al contributo fondamentale degli snodi a vite. Potrei andare avanti per ore e ore nella descrizione tecnica di questo stupendo modello dello Studio Halfeye, personalmente non ho mai visto nulla del genere e ogni volta che lo ammiro nella mia vetrina ne rimango sempre più affascinato. Sapere che può compiere tali evoluzioni tecniche lo rende veramente unico e inarrivabile!!! La verniciatura è sapientemente curata e non esiste sbavatura di colore in nessuna delle parti, a differenza dei Chogokin lo Studio Halfeye ha usato colori opachi, molto più adatti al materiale impiegato per la costruzione del modello. MA QUANTO SEI FORTE!!!... Faccio crollare una volta per tutte le voci che vogliono il Getter Perfect Change fragilissimo e intoccabile!!! Prima dell’acquisto ho chiesto ad alcune persone che hanno il modello, volevo sapere dettagli e soprattutto informazioni sulla resistenza della resina usata. “Fragilissimo, da toccare il meno possibile”….”le parti si rompono facilmente”……tutte cavolate, forse qualche persona non è delicata o è troppo irruenta nell’esecuzione delle varie fasi di trasformazione, io vi dico che l’ho sollecitato moltissimo e sono rimasto molto sorpreso della sua resistenza. Ovviamente non trattandosi di un Chogokin in metallo qualche cautela nel maneggiarlo bisogna averla, ma garantisco personalmente sull’assoluta robustezza del modello. INVESTIMENTO?.......Come molti sapranno questo prodotto dello Studio Halfeye ha un prezzo molto elevato e non sto parlando di negozianti italiani, è costoso già in Giappone!!! Sul sito ufficiale viene venduto a 59000 Yen, circa 400 Euro, ma purtroppo la casa di produzione non esporta direttamente i suoi prodotti, bisogna passare per qualche famoso web shop nipponico. Ovviamente alla già rilevante cifra bisognerà aggiungere le spese di spedizione, in EMS la cifra richiesta è di circa 3000/4000 yen. Qui da noi, il prezzo è raddoppiato, se girate alcuni shop on line vi accorgerete che la richiesta va dai 600 agli 800 euro…..assurdo!!! Il discorso del prezzo varia da persona a persona, tutto dipende da quanto si è disposti a spendere per la propria passione, rimane però una certezza, questo è realmente un pezzo prestigioso e difficilmente reperibile anche in Giappone. Ogni tanto si vedono dei restock, ma le quantità sono sempre scarsissime. Io lo considero un piccolo investimento data la cifra richiesta per averlo, penso realmente che questo modello sia destinato ad essere sempre più raro e quindi sempre più ricercato dagli appassionati che vogliono qualche cosa di veramente particolare. Per notizia lo Studio Halfeye ha sfornato anche la versione Black con l’aggiunta di un’enorme scure da collocare dietro alla schiena del Getter Uno tramite l’aiuto di una catena. Nella confezione c’è anche la sciarpa rossa in stile Ryoma Mode. Eccoci dunque giunti alla conclusione di un’altra recensione, ma prima di lasciarvi cari amici di Japanrobot, voglio spendere ancora qualche parola per questo fantastico Getter. Profuma di artigianato, sin dall’apertura della scatola ho avuto questa sensazione, i pacchettini in millebolle chiusi con il nastro colorato, la cura dell’assemblaggio, il cacciavite marchiato Studio Halfeye, l’odore della resina e addirittura piccoli segni di carta abrasiva all’interno di alcune parti, fortunatamente non visibili a modello montato, rendono il tutto veramente unico e fantastico. Se state cercando un modello realmente diverso dal solito e tecnicamente insuperabile, Perfect Change Getter Robot è quello che fa al caso vostro!!!

Alla prossima, un saluto da PaoloMK2!!!!!
(le foto sono state realizzate dall'autore dell' articolo).
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